Mazzano Romano
A picco sulla valle del Treja, l’abitato di Mazzano Romano, a sud della città antica di Narce, conserva ancora il suo caratteristico impianto urbanistico medievale, cresciuto a partire dal VII secolo d.C.
Il nome del borgo deriva probabilmente da Matianum (nome di una gens romana), ma allo stato attuale una fase romana di Mazzano non è riconoscibile mentre è certo che il suo sviluppo si ebbe a partire dall’alto Medioevo.
Alla metà del X secolo il princeps romano Alberico, padre di papa Giovanni XII, donò il castello di Mazzano, “con tutti i territori annessi e tutti i coloni che vi lavoravano” a Benedetto, abate del convento romano dei Santi Andrea e Gregorio al Celio. Dei monaci del Celio Mazzano fu feudo sino al 1526, quando, dopo anni di conflitti violenti fra le famiglie nobiliari dell’epoca, il paese venne acquistato dagli Anguillara.
Rimase degli Anguillara per poco più di cinquant’anni, anni fondamentali per la ristrutturazione del borgo. L’antica chiesa di San Nicola, nell’angolo sud del paese, costruita sopra una fortezza medievale preesistente, attribuita al Vignola o ad un suo allievo, risale al 1563. La chiesa venne demolita nel 1940 poiché una parte essenziale della navata era pericolante. Oggi, della struttura cinquecentesca, è visibile in Piazza Antisà solamente una parte del coro originale.
Nel 1599 Flaminio Anguillara vendette Mazzano al Cardinale Lelio Biscia. Nel 1658 il feudo passò, per eredità, alla nobile famiglia dei Del Drago che lo amministrò fino alla riforma fondiaria dell’Ente Maremma. L’aggettivo Romano è stato aggiunto al nome di Mazzano dopo l’Unità d’Italia nel 1872.